(M) I NUMERI DEI LAGHI ARTIFICIALI
I 5 laghi artificiali più grandi al mondo.
Lago di
Kariba
Il lago di Kariba, al confine fra Zambia e Zimbabwe, è il più grande lago
artificiale del mondo per volume dell’invaso: 180 chilometri cubici su una superficie di 5.500 chilometri quadrati, una lunghezza massima di 280 chilometri
e una larghezza massima di 30 chilometri. Al
suo interno vi sono 102 isolette, mentre sulle rive del lago insiste il
Matusadona National Park, un’area protetta al cui interno vivono diverse specie
di grandi mammiferi africani.
Oltre ad alimentare la produzione di
energia elettrica per circa 6.400 GWh all’anno, il lago di Kariba è diventato
anche un centro di attività ricreative naturalistiche.
Bratsk reservoir
Il Bacino di Bratsk venne creato nel 1967, con il
completamento dell’omonima diga in calcestruzzo sul fiume Angara in
Russia. Esso alimenta una centrale con una
capacità installata di 6.400 MW. Lunga oltre 4,4 chilometri e alta
125 metri, la diga ha creato il secondo lago artificiale più grande del mondo,
con una capacità volumetrica di 169
chilometri cubici. L’epica costruzione di questa diga ispirò un’opera
al poeta russo Yevgeny Yevtushenko.
Lago
Nasser
Con i suoi 162 chilometri cubici di volume, il lago Nasser è il terzo più grande bacino artificiale del mondo, nato a
seguito della costruzione della diga di Assuan sul fiume Nilo, in Egitto. Il
lago è lungo 550 chilometri,
con una larghezza massima di 35 chilometri e una superficie di 5.250
chilometri quadrati. Il bacino venne intitolato a Gamal Abdel
Nasser, leader della Rivoluzione egiziana del 1952 e secondo Presidente del
Paese, nonché iniziatore della diga di Assuan.
Di particolare interesse il fatto che, dopo
che fu decisa la costruzione dell’opera, l’Unesco lanciò una campagna per
cercare una soluzione per salvare i templi di Abu Simbel, che sarebbero stati
sommersi dal futuro lago. Fu così che con il contributo di 113 Paesi, sulla
base di un progetto messo a punto da un’azienda svedese e l’esecuzione affidata
a Salini Impregilo, i templi vennero smontati, stoccati e poi rimontati
fedelmente 65 metri più in alto, conservando il loro originario orientamento.
Lago
Volta
Il
Ghana ospita il quarto lago artificiale più grande del mondo per volume: il
lago Volta, 150
chilometri cubici e una superficie di 8.500 chilometri
quadrati, pari al 3,6% della superficie
dell’intero Paese. È stato creato
sbarrando l’omonimo fiume con la diga di Akosombo, uno
sbarramento in materiali sciolti lungo 700 metri e alto 134 metri. Sulle rive
del lago si trova il Digya National Park, la più antica area protetta del
Ghana, popolata da primati ed elefanti e da più di 236 specie di uccelli. Oltre
ad alimentare la produzione elettrica del Paese, il lago Volta ha dato origine
ad attività di pesca e ricreative.
Lago
Manicouagan
Quinto lago artificiale al mondo per capacità
volumetrica 141,8 chilometri cubici, il lago Manicouagan è stato creato sbarrando l’omonimo fiume attraverso
la diga Daniel-Johnson, in Quebec, Canada. L’assoluta
particolarità di questo bacino è la sua forma ad anello: al suo centro vi è
l’isola René-Levasseur, sormontata dal Monte Babel. Visti dall’alto lago e
isola insieme formano una curiosa composizione simile a un occhio, tanto da
essere chiamati a volte “l’occhio
del Quebec”. La
Daniel-Johnson è una diga in calcestruzzo ad archi multipli e contrafforti,
alta 214 metri e lunga circa 1,3 chilometri. Venne realizzata fra il 1959 e il
1970 con l’obiettivo di produrre elettricità.
Il lago
artificiale più grande d’Italia.
Lago Omodeo
Il lago artificiale dell'Omodeo è stato
realizzato tra il 1919 e il 1924, con uno sbarramento del fiume Tirso nella
gola di Santa Chiara D'Ula. È il più importante invaso dell'Isola e per molto
tempo ha detenuto il primato di più grande d'Europa. Per poter costruire
l'invaso, è stato sacrificato l'antico paese di Zuri, ricostruito poi a monte
con il materiale originario, compresa l'antica chiesa romanica dedicata a San
Pietro, che venne come smontata e riedificata pezzo per pezzo, in modo tale da
non lasciare ad alcuno la possibilità di accorgersene. La superficie d'acqua è lunga oltre 22 chilometri e larga più di 3, e si estende tra i monti del Barigadu, andando poi a
confluire, all'altezza di Fordongianus, nelle acque del Flumini Mannu. L'Omodeo
è una meta turistica molto interessante perché il lago è circondato da
altopiani basaltici ed aspre montagne che rappresentano una Sardegna
affascinante e selvaggia, nonostante la natura artificiale dell'invaso, immerso
quindi in un'area importante sia da un punto di vista florofaunistico che
archeologico: numerosi sono infatti i nuraghi distribuiti nella zona.
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