Laghi artificiali di R.S THOMAS Esistono posti in Galles dove non vado: Quei laghi artificiali, subconscio Di un popolo profondamente afflitto Da pietre tombali, cappelle, persino villaggi; La serenità della loro espressione Mi ripugna, è una posa Per i forestieri, acquerello che seduce La massa, non è la dura verità Della poesia. Ci sono anche Le colline; i giardini affondati nelle impurità Dei boschi; spaccate le facce Delle fattorie, col pietroso gocciolio di lacrime Giù per i fianchi delle colline. Dove posso andare, allora, lontano dall’odore Di rovina, di putrefazione, di morta Nazione? Per un’ora la costa Ho camminato e ho visto gli Inglesi Rovistare tra i rifiuti, avanzi Della nostra cultura, coprire la rena Come marea e, con rudezza Di Marea, spingere coi gomiti la nostra lingua Nella tomba che le abbiamo scavato. R. S. Thomas nacque a Cardiff, figlio unico di Hubert Thomas e Margaret Davis. Grazie ad una borsa di ...
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